E’ noto che i droni sono soggetti ad una serie di regole che definiscono specifiche no fly zone e ne limitano le possibilità di volo. Questo al fine di garantire la sicurezza di persone e cose e di evitare possibili collisioni con altri aeromobili.
Per garantire il volo dei propri droni e la sicurezza dei propri clienti, DJI gestisce un sito di cartografia che definisce le “no fly zone” per qualsiasi area geografica del mondo. Questa cartografia, utilizzata dalle varie APP (DJI GO 4, DJI FLY ecc.) per controllare il volo dei droni DJI, consente di individuare automaticamente tali no fly zone e quindi limita il volo solo al di fuori di esse.
Purtroppo però le regole in Italia sono molto complesse e, pur essendo un valido aiuto per i piloti dronisti, non sempre la definizione delle no fly zone utilizzata dalle applicazioni DJI coincide esattamente con la realtà italiana.
Le mappe ufficiali che definiscono le regole e le limitazioni di volo dei droni all’interno delle varie “zone” in cui è suddiviso lo spazio aereo Italiano, sono pubblicate sul sito D-Flight che le rende disponibili a tutti gli utenti registrati.
Inoltre le Zone Regolamentate o Proibite sono ulteriormente dettagliate nelle definizioni dell’AIP che puoi consultare nella pagina relativa alla Normativa.
Per chiarimenti sul nuovo regolamento europeo droni, ti consiglio questo video di Giovanni Formosa, molto chiaro, esaustivo e conciso.
In diverse occasioni mi è capitato di rilevare alcune differenze tra le “No Fly Zone” DJI e la definizione delle zone regolamentate stabilita da ENAC.
Ad esempio, una domenica di novembre di qualche anno fa mi trovavo in gita sulle rive a sud del lago di Vico e avevo intenzione di fare qualche ripresa aerea con il mio Phantom3 Adv. Appena accesa l’APP DJ GO, questa mi ha segnalato che mi trovavo all’interno di una no fly zone definita come “Enhanced Warning Zone” e che per volare avrei dovuto sbloccare l’APP sotto la mia esclusiva responsabilità.
Tornato a casa ed esaminando con attenzione la zona, ho scoperto che l’area rientra effettivamente in una “Zona Regolamentata” (LI R53 – Viterbo), la quale però è attiva solamente nei giorni feriali ed il sabato fino alle 13:00 (vedi figura seguente)
Quindi in realtà avrei tranquillamente potuto effettuare le mie riprese senza violare alcuna normativa o incorrere in possibili sanzioni.
Il suggerimento quindi è: controllate sempre preventivamente la zona in cui intendete volare e verificate non solo la presenza di eventuali vincoli, ma anche la effettiva validità del vincolo stesso senza affidarvi ciecamente ad un sistema sicuramente ottimo, ma non infallibile!!
A questo link potete trovare una serie di carte d’Italia (nord, centro e sud) che riportano le indicazioni fornite da D-Flight, mentre a questo link trovate l’elenco dettagliato delle “zone regolamentate” e delle “zone proibite” definite sul territorio italiano.
Mi scusi, ma nella zona di Milano, secondo quanto riportato nel sito d-flight dell’ENAC, non si puòusare MAI il drone? è esatto?
Grazie
Si, è corretto. Tutta l’area metropolitana di Milano è una “Restricted Area”, la LI R9 – MILANO CITTA’, nella quale vige il divieto permanente di sorvolo con il drone. Volendo, si può fare richiesta per una autorizzazione di volo direttamente all’ENAC secondo quanto riportato nella circolare ATM-03.